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Max Payne 3 – il profumo della vita amara
La vita può cambiare dopotutto.
Nasce un sentimento di liberazione e di consapevolezza del dolore, di un massimo dolore, Max Payne, durante lo svolgersi del gioco e della narrazione; ed è qualcosa a cui si accede fin da subito, fin dal ritornare su un personaggio che nessuno poteva aver dimenticato, dal vederlo in preda al dolore, come sempre, alla disperazione, anche nell’illusiva vita lontano da sbirri, New York, e i tormenti del ricordo di una famiglia sterminata a cui non può e non deve dar pace.
Ma questa volta c’è Passos, l’uomo del cambiamento apparente ma che garantisce a Max un po’ di pulizia, una vita comunque che valga la pena vivere. L’apparenza, si diceva, poichè ciononostante nulla è diverso da prima. Sembra che ovunque vada la morte lo domini, lo accerchi, lo affondi. E’ di nuovo un carnevale del dolore, ogni cosa fa male anche solo a guardarla, dalla solitudine alcoolica, dalla foto della moglie e della bambina, dagli effetti allucinogeni degli antidolorifici, dal sangue e dalle pallottole.
E’ in fondo il ritratto di un vecchio uomo, quella che Rockstar fa a mio avviso magistralmente, non lontano dal Marston di Red Dead Redemption, ruvido, duro come una roccia arroventata tra le gole dei canyon. Eppure, nonostante egli stesso più volte non si dia pace per quanta merda gli finisca sempre addosso, ha ancora la forza di un toro, la rabbia di un giovane ribelle, aggrappato alla giustizia come Romolo alla mammella della Lupa, stravaccato su quella sommaria se necessario.
Tutto sembra fallire sotto le mani di Max; anzi, tutto fallisce davvero fino all’ultimo minuto dove la storia trova un’epilogo, dove Max trova, almeno in apparenza, il tempo e la voglia di godersi un raggio di sole, in una delle sequenze finali più intense e memorabili nel panorama videoludico dell’ultimo decennio.
Ecco il senso, perchè la vita può cambiare, dopotutto.
I titoli HOT 2012 per Xbox 360 – prima parte
Il 2011 è sicuramente stato un anno ricco da ricordare per il numero di titoli degni di nota che sono usciti, come gli attesissimi Skyrim, GOW3 (Gears Of War), Dead Space 2, Mortal Kombat, Dragon Age 2, Crysis 2, Dark Souls (coop a parte), L.A. Noire, (il sottovalutato) Rage, Batman Arkam City, l’ormai “game-panettone” Assassin’s Creed (brand che ormai a ritmo di uno all’anno può essere considerato una specie di tassa che ci accompagnerà fino alla morte) nella versione Revelation, il recupero del brand di Deus EX e sicuramente altri che mi sfuggono in questo momento. Un anno pieno, come non credo ce ne siano stati altri.
E questo 2012? Beh partirei dalla considerazione che se nell’anno precedente le esclusive per la piattaforma xbox erano decisamente inferiori rispetto alla sua diretta concorrente targata Sony, nell’anno corrente saranno praticamente nulle (escludendo ovviamente i titoli kinekt e alcuni arcade), parliamo perciò di uscite per 360 ma che in realtà sono praticamente tutti titoli multi-piattaforma. I prossimi mesi si prospettano grandiosi, con l’uscita di titoli magari meno blasonati dello scorso anno ma comunque molto interessanti e che a parer mio ci riserveranno non poche sorprese e soddisfazioni!Intanto molti di noi avranno ancora moti titoli “hot” da giocare usciti nel 2011, visto che sia per studio o per lavoro il tempo per potersi dedicare a fare l’Hardcore Gamer è comunque per tutti noi limitato… ognuno ha le sue preferenze, ma vediamo quali sono i titoli che vale la pena attendere nei prossimi mesi e quali sono secondo me i motivi per farlo :