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Mass Effect 3 – Miss Shepard si mostra in video

Bioware ha finalmente reso disponibile il primo video ufficiale della versione femminile di Mass Effect 3 dell’ormai mitico comandante Shepard. Ad un primo sguardo c’è da rimanere delusi: dalle prime immagini pubblicate qualche tempo addietro la femmina in questione sembrava decisamente più accattivante. Non lamentiamoci comunque, tenendo conto che l’aspetto della nostra eroina è stato deciso da un’orda di nerd come noi.

Ecco a voi il video che mostra Miss. Shepard in tutta la sua beltà:

Ora: un mio vecchio conoscente diceva:”Non reisco ad immedesimarmi nel personaggio se il protagonista ha un organo genitale differente dal mio”. Chiaramente sto parafrasando. Anche per voi la presenza o meno dei gioielli è un motivo di “disturbo” nel gioco? Proverete ad utilizzare questo nuovo personaggio oppure, visto che non è presente alcun obiettivo in merito, ve ne batterete le palle come la maggior parte dei fruitori di Mass Effect 2?

Mass Effect: riscoprire una saga dopo quattro anni

Anno terrestre 2008: ancora infognato dalla potentissima scia di beltà del mai troppo compianto Call of Duty 4: Modern Warfare, mi accingo ad acquistare una delle prime killer application rilasciata in esclusiva per Xbox 360: Mass Effect.Le aspettative sono alle stelle, si parla di grafica ultra pompata, di storia epica paragonabile a Star Trek, personaggi carismatici, gameplay innovativo, etc, etc….. aspettative rivelatesi in parte vere ma…. non all’epoca.

“Nel lontano 2008” infatti schifai senza esitazione il titolo Bioware: per carità, la grafica era spettacolare per l’epoca (e anche giocandolo oggi non si avvertono i segni del tempo) e la storia sembrava avvincente ma, nonostante questo, dopo due ore il gioco faceva già compagnia ad una scatola vuota di tortellini Rana, nella spazzatura. Confesso di non essere un fan dei prodotti di fantascienza che siano essi film, come i vari Star Trek o Star Wars, o videogiochi: il mio odio per la saga di Halo, per esempio, è leggendario. A distanza di tempo mi ricordo solamente che, dopo qualche ora, non sapevo più dove cazzo andare, il comandante Shepard si muoveva con l’ormai collaudato palo nel culo e il sistema di sparo – copertura lo trovavo macchinoso e impreciso, avendo poi bene in mente quello dello spettacolare Gears of War, Mass Effect è durato davvero poco dentro il lettore della mia Xbox. Voltiamo pagina.

Come forse saprete il pallino di noi “obiettivomani” è quello “millare” i giochi e, quando non è possibile, avere almeno una percentuale di completamento decente. Con questo spirito mi sono di nuovo approcciato a Mass Effect nel 2011, questa volta furbescamente in prestito, onde evitare di scaraventare la seconda copia consecutiva nell’indifferenziata. Purtroppo, anche in questo caso, il gioco durò appena un paio di ore prima di essere riposto con gentilezza su una mensola fino a …..

… gennaio 2012: preso da non si sà quale sacro furore, ho ricominciato per la TERZA volta Mass Effect. Ignoro assolutamente le cause ma in quest’ultimo tentativo ho scoperto la vera essenza del gioco. Il palo nel deretano del protagonista era sempre lì, il sistema di copertura (che chiamare discreto è tanto) anche, questa volta però il gioco mi ha preso come un assassino, tanto da arrivare a sette ore di gioco in un giorno, tanto da esplorare minuziosamente ogni pianeta non per l’obiettivo (comunque non presente) ma propio per il piacere di esplorare, per la curiosità di vedere l’evolversi della trama, e per le svariate possibilità che il gioco offre. Di colpo ho capito l’entusiasmo suscitato da questo titolo nei recensori delle varie webzine. Questo gioco è un vero capolavoro sotto quasi tutti i punti di vista e merita di essere giocato a prescindere, amanti del genere o meno.

Ci ho messo solo quattro anni e tre tentativi per riuscire a capirlo. Sono un ritardato mentale? Probabile, ma preferisco pensare che solo gli stupidi non cambino mai idea.