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Ghost Recon Future Soldier Recensione Beta: me cojoni

Come ormai tutti saprete Obiettivo Sbloccato è diventato un blog di fama internazionale, le case di produzione videoludiche fanno la fila per avere il parere dei nostri preparatissimi recensori. Onore ancora più grande è sicuramente quello di ottenere la beta dell attesissimo Ghost Recon Future Soldier. Terzo capitolo, se la memoria mi sostiene, della saga militare targata Ubisoft. Premetto che non mi è assolutamente chiaro il motivo per cui dovrei essere stato selezionato tra i “pochi” fortunati a mettere le mani su questa fantomatica beta. La mail su cui mi è arrivato il codice è collegata ad un profilo che uso 3 volte ogni sei anni, profilo che non presenta assolutamente giochi Ubisoft. Al contrario il mega profilo super maxi pawa con novanta milioni di G e decine di giochi Ub isoft, non è stato minimamente cacato dalla sh francese. Misteri della fede.

Bando alle stronzate e passiamo ad analizzare la beta:

I primi filmati di gameplay trapelati mi avevano fatto ben sperare sulla riuscita di questo titolo. Diciamocelo: se escludiamo i vari CoD e Battlefield, non c’è tutta questa ressa di titoli militari di qualità, almeno per console. Ed ecco che Ubisoft ci inturgidisce con questa stupenda anteprima. Chiamare questa release “Beta” è una bestemmia imperdonabile: ho ancora negli occhi l’orrore provato per quel mega scivolone che è stata la beta di Bettlefield 3, che volenti o nolenti ha di sicuro influenzato negativamente le vendite. In questo caso invece ci troviamo di fronte ad un prodotto completo, ad un prodotto curato e testato a dovere. Niente lag, niente tentennamenti del motore grafico, in questo anteprima il titolo mostra già ampiamente i muscoli. Immaginatevi il secondo capitolo di Ghost Recon, incredibilmente profondo e divertente, ma finalmente con una grafica next gen. Le mappe sono relativamente ampie, da quanto ho potuto vedere un compromesso tra Battlefield e Call Of Duty. La modalità testata è il classico qg/dominio/re della collina etc , insomma una zona X da presidiare e difendere dall’altra squadra. Solita roba certo, ma parecchio divertente, con una mappa boschiva davvero ben studiata tra pinete, casette di legno, cascate e ponti a far da cornice ad un vero e proprio massacro di granate e kill a tradimento. Ho avuto tempo di provare solo una classe, ovvero il classico Artigliere munito di m4 o m16 o quel cazzo che era. I movimenti del nostro personaggio sono ottimi e ben studiati, il tutto sembra molto realistico e naturale. Molta cura è stata prestata alle compenetrazioni poligonali, in questa anteprima completamente assenti un aspetto spesso sottovalutato ma parecchio fastidioso anche in produzioni tripla A. Il gameplay e i comandi sono sostanzialmente invariati rispetto al precedente capito, se non si considerano tutta una serie di gadget futuristi sbloccabili avanzando di livello. Non ho notato particolari bug grafici e/o stronzate di programmazione. Non ho idea se siano presenti dei server dedicati o meno (ci credo poco) quello che conta è che con la mia connessione da morto di fame non ho laggato neanche per sbaglio. Se avete amato Ghost Recon 2, di sicuro per molti mesi vi conviene andare in giro con una mano in tasca, tutte le promesse, per quello che mi è dato vedere, sono state ampiamente mantenute. Ubisoft, a testa bassa, ha tirato fuori dal cilindro un vero gioiello online. Sperando chiaramente che i server non si riempiano dei soliti bimbiminchia cavalletta.

Tirando le somme, questa beta di Ghost Recon è davvero ottima e rifinisce e valorizza ulteriormente il discorso iniziato con Ghost Recon 2. I miglioramenti tecnici sono lampanti, il gameplay e maggiormente profondo anche se forse più incentrato sull’azione che sulla tattica, ma potrebbe anche dipendere solo dalla modalità che ho provato. Di sicuro lo scopo di una Beta a invito è quello di testare il gioco su larga scala, scovare eventuali bug e invogliare l’acquirente di turno ad acquistare il titolo. Missione compiuta. Mio al day one. Sempre se riesco a staccarmi da quel cazzo di MW3.

Sono le 4:35 del mattino, se ci sono errori di sintassi e/o punteggiatura fate riferimento alle ultime due parole nel titolo del post.

[Aggiornato]Assassin’s Creed Revelations dlc e news

Il nuovo dlc dal titolo “Lost Archive” (Archivio Perduto) sarà disponibile il 28 febbraio 2012, a quanto pare sarà completamente svolto nella simulazione dell’Animus, dove noi vestiremo i panni di Desmond.

Aggiungerà 10 obiettivi per un totale di 250G alla “modica” cifra di 800 MP (è il prezzo ufficiale) troverete la lista completa e i requisiti per poterli ottenere.

La notizia di quella che sarà l’ambientazione di questo dlc mi ha personalmente provocato un immediato mal di testa ed un reflusso gastrico non indifferenti. Già avevo trovato la parte di avventura dedicata a Desmond, in questo “cacchio” di Animus simulato, una forzatura non indifferente, ma pure un dlc?

Passare dalle atmosfere di Costantinopoli ad una specie di parodia di Tron in formato puzzle-game mi è sembrato veramente eccessivo; a questo punto anche una bella gara online di “salti della fede” con i giudici che danno i voti con delle palettine ci può stare… carpiato 7,5. A mio parere approfondire questa “menata” non era proprio necessario!

Il 16 marzo 2012 dovrebbe uscire la Ottoman Edition. Il condizionale è d’obbligo, visto che dopo una fugace comparsa di questa notizia sul sito ufficiale Ubisoft l’articolo è stato poi cancellato, ma viene costantemente dato per esatto da tutti i siti esteri. In più non è ancora chiaro se questa versione conterrà già all’interno il sopra-citato dlc.

Una certezza è invece che il 30 ottobre 2012 uscirà Assassin’s Creed 3 , anche se in realtà sarà il quinto capitolo che avremo a disposizione… il che sottolinea la stupefacente capacità dei nostri cugini d’Oltralpe (francesi) di dover per forza fare le cose di testa loro, tanto da dover stravolgere la matematica moderna ed il modo universalmente conosciuto del susseguirsi dei numeri. (esempio: 1-2-3, NON 1-2-2,5-2,75-3)!

Da voci sempre più insistenti questo nuovo capitolo del brand si svolgerà durante la Rivoluzione Americana, anche se non c’è ancora stata nessuna conferma ufficiale da parte di Ubisoft!

Insomma, tranquilli Assassin’s Creed si conferma anche quest’anno un appuntamento fisso, come il cine-panettone natalizio. Assassin Creed: Il Game-Panettone!

Come promesso eccovi la lista degli obiettivi del dlc “Lost Archive” (Archivio perduto):

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Ubisoft e i DLC: una storia di bruciante dolore, posteriore.

Ancora dolorante per come THQ ha trattato il mio orifizio posteriore con lo scandaloso DLC di Saint’s Row The Third, mi appresto a dare la mia opinione su un altro DLC-inculata: l’ultimo di Assassin’s Creed Revelation’s.

Ma prima un po’ di storia:

La cara vecchia Ubisoft è entrata nel mondo del contenuto aggiuntivo quasi in sordina, con quella timidezza e riservatezza tipica dei francesi, proponendo come primo contenuto scaricabile il DLC di Assassin’s Creed 2. Tralasciamo il cattivo gusto di inserire in questo contenuto a pagamento i capitoli appositamente tolti dalla versione retail e passiamo a quello che era il vero nocciolo del problema: questo contenuto scaricabile non presentava obiettivi da sbloccare. Risultato: nessuno ha cagato questa espansione. A ragione, aggiungerei. Che senso ha aggiungere un’ora scarsa di gioco, a 800 MP, senza la possibilità di sbloccare alcun achievement?

Certo che, con il senno del poi, quelli erano tempi d’oro: il completista malato poteva allora scegliere autonomamente un DLC in base al suo valore, senza lo sconveniente disagio di dover acquistare “per forza” il contenuto per avere il gioco completo al 100%. Scenario ideale che è durato ben poco: i nostri “cugini” di Ubisoft infatti, hanno rimediato in tutta fretta al clamoroso errore di strategia visto in Assassin’s Creed 2. In primo luogo, sul successivo Assassin’s Creed Brotherhood, è stata aggiunta la modalità online, a loro dire per “ampliare l’esperienza di gioco e permettere a migliaia di persone di sfidarsi finalmente in spettacolari agguati da cespugli o fienili vari”.

Perfetto, benissimo, dieci e lode. O no?

Oltre a propinarci un online che chiamare scabroso è dire poco, i simpatici programmatori inseriscono anche vari obiettivi, per obbligare il solito stronzo cacciatore di achievements a doversi sucare interminabili ore di agonia a cercare un manipolo si stronzi seguendo un fottuto cerchiolino azzurro. E davvero: l’online è tutto qui. Certo, ci sono decine di modalità diverse ma vi sfido a trovare una significativa differenza tra le varie proposte.

Ed ecco che arriviamo ai giorni nostri e alla vera genialata: “Chi ce la fa fare di sbatterci per ore e ore a progettare nuovi capitoli per il single player di Assassin’s Creed Revelations quando possiamo semplicemente fare un rapido copia incolla propinando 3 mappe cacate per il multiplayer? Ah già, aggiungiamoci anche una manciata di achievements per invogliare gli stronzi che ci finanziano, e che vogliono avere il gioco completo, a spendere 560 MP (cinquecentosessanta) per un DLC da dieci minuti (cronometrati dal sottoscritto)”.

Ed il gioco è fatto: minimo lavoro, massima resa. Dopotutto i milioni di copie vendute da Call Of Duty non potevano che fare scuola. Dio benedica Activision per aver mostrato la strada alle sprovvedute software house europee.